MUSEO NAZIONALE DELLA CAMPAGNA GARIBALDINA DELL'AGRO ROMANO PER LA LIBERAZIONE DI ROMA |
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Garibaldi e il Tiro a Segno Nazionale
Un aspetto, forse, poco conosciuto del Generale Garbaldi, se non agli addetti ai lavori, è la predilezione che ebbe e l'aiuto che il nostro Eroe dette al Tiro a Segno Nazionale. Anzitutto non dimentichiamo che Egli, fallito il tentativo di armare i suoi Mille con il milione di fucili che sarebbero dovuti esser comperati con la sottoscrizione nazionale, fu alla fine costretto ad utilizzare i vecchi moschetti dell'Associazione Nazionale di Tiro.
Nel 1982 ed esattamente il 24 maggio, a Palazzo Barberini in Roma fu aperta una rassegna "Documenti e Cimeli Garibaldini" promossa dal Ministero della Difesa in occasione delle manifestazioni per la celebrazione del primo centenario della morte del Generale. l'Unione Italiana di Tiro a Segno, mise a disposizione della rassegna il bersaglio di tiro eseguito da Garibaldi nel 1862 a Milano. la bandiera della sezione di Volterra, la carabina svizzera in uso presso il reparto garibaldino dei Carabinieri Genovesi ed altri cimeli fra cui un elenco dei componenti la Direzione della Società di Tiro a Segno Nazionale nominata con Regio Decreto 20 novembre 1861 e della quale Garibaldi era uno dei tre Vicepresidenti, mentre Nino Bixio era consigliere. sono stati mostrati anche messaggi di Garibaldi ai tiratori di Lanciano, una sua lettera a Foti con la quale lo autorizza ad istituire una sezione di tiro a Reggio Calabria e molti altri documenti che testimoniano il suo legame con il Tiro a segno.
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